
venerdì 4 settembre 2009
L'USIGNOLO E' SPARITO

In molte zone del nostro Paese sono, per esempio, scomparsi gli usignoli. Era una gioia sentirne il canto notturno bello e toccante. E chi ancora ha memoria dei concerti, pure notturni, dei grilli, o di quelli diurni delle cicale? Eppure i segnali sono, o almeno sarebbero, chiari e forti, e proprio le rondini, al proposito, avrebbero molto da raccontarci. Perché loro sono animali straordinariamente specializzati. Anche se il declino di questi un po’ magici uccelli è iniziato ormai da molto tempo (e la Lipu, la lega italiana protezione uccelli, non ha mai smesso di allertarci) credo che tutti sappiano che le rondini si nutrono volando, tenendo il loro grande becco — una trappola naturale — ben spalancato. Ebbene, se gli insetticidi hanno fatto fuori la maggior parte degli insetti volanti, oppure, quelli rimasti, li hanno resi velenosi, per le rondini c’è ben poco da fare. E lo stesso può dirsi per le loro notturne controfigure, i pipistrelli. Le rondini, ho scritto prima, sono animali specialisti: hanno cioè messo a punto, nei tempi lunghi della loro evoluzione, un raffinato, talora pressoché perfetto, modo di stare al mondo, adattandosi a un tipo di ambiente prevedibile e stabile. E ho scritto «i tempi lunghi della loro evoluzione», perché si tratta di evoluzione biologica, un processo che appunto è sempre lentissimo. -CORRIERE DELLA SERA -.-
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