Un nuovo forte sisma di magnitudo 6.8 ha scosso questa mattina l'isola indonesiana Sumatra, dove ieri un terremoto di 7.6 gradi sulla scala Richter ha devastato la costa occidentale. I morti, secondo le autorità, potrebbero essere migliaia soprattutto nella città di Padang. Gli abitanti della città stanno partecipando alle ricerche, che sono però complicate dalla pioggia e la mancanza di ruspe per portare via le macerie. Tantissimi residenti sono alla ricerca dei loro congiunti scomparsi da ieri. Allo stato attuale il numero dei morti accertati è salito a 464. Altri due eventi sismici nella notte: nessun ferito nè gravi danni invece per una scossa di magnitudo 6.3 nella regione peruviana dil Puno. Scossa di 5 gradi in Kamchatcka, anche qui senza vittime né danni segnalati.
Nessun legame. Una catena di eventi sismici impressionante, ma, assicura in un'intervista alla Stampa il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Enzo Boschi, "è stata una coincidenza. Non esiste alcun nesso di causa-effetto fra i due terremoti. Quello in mezzo al Pacifico e quello in Indonesia sono stati indipendenti uno dall'altro". D'altra parte, ricorda Boschi, "il Sudest asiatico è una dele zone del pianeta più attive a livello sismico". -.- repubblica -.-

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