Le stime sui dati per le persone infette dall'influenza A "non sono molto preoccupanti e comunque siamo in grado di gestire al meglio i casi anche gravi", aggiunge Fazio, "se per ipotesi l'influenza A colpisse 4 milioni di persone, che corrisponde circa alla popolazione di Roma, la mortalità potrebbe essere di circa 1000-1500 individui. I soggetti che invece si potrebbero ammalare di polmoniti acute sarebbero circa 200-250, quindi sono stime non molto preoccupanti". In Italia, ha ricordato il viceministro, ci sono sette milioni di persone con malattie croniche, gravi o debilitanti, e che per questi motivi "possono risentire in maniera grave del virus". Le persone ultrasessantenni sane, ha detto, "però non ci preoccupano perché hanno una immunità acquisita con le precedenti influenze, e nel mondo solo il 3% dei casi riguarda loro". Fazio conclude dicendo che potrebbe non essere necessario prolungare le vacanze scolastiche di Natale. "Credo sia un ottimo esempio la scuola di Arezzo - ha detto Fazio - dove 23 studenti su 44 si sono ammalati, e visto che l'influenza è stata molto mite, non è stata chiusa la scuola né si sono creati allarmismi. Mi auguro quindi che la chiusura delle scuole, o il prolungamento delle vacanze, non sia necessario", ma sono condizioni che verranno valutate a seconda della diffusione del virus. -.- ansa -.-

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