lunedì 5 ottobre 2009
Una catena di errori
C’è una catena di errori, omissioni e ritardi dietro la tragedia di Messina. Ci sono le responsabilità di chi sarebbe dovuto intervenire per far fronte a due avvisi di emergenza che invece sembrano non essere stati tenuti nella giusta considerazione e, da parte di alcuni enti, addirittura ignorati. Perché in caso di allerta massima deve essere avviata una procedura standard, invece qualcosa non ha funzionato. E dunque non sarà difficile per chi indaga stabilire l’identità di chi doveva far scattare il piano, visto che i ruoli sono individuati in una direttiva firmata nel febbraio del 2004 dal presidente del Consiglio che all’epoca era Silvio Berlusconi. E non basterà, come ha fatto ieri lo stesso premier, affermare che «la precipitazione è stata più intensa del previsto», perché le disposizioni individuano gli strumenti da adottare anche a fronte di eventi eccezionali come questo. È il 30 settembre quando il Dipartimento della protezione civile dirama da Roma un «avviso di condizioni meteorologiche avverse» -.- corriere della sera -.-
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)





Nessun commento:
Posta un commento